Metallografia

Il Laboratorio Tecnologico è accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025
ed esegue prove micrografiche e macrografiche accreditate secondo lo scopo di accreditamento e prove micrografiche e macrografiche non accreditate come di seguito descritto.

Le osservazioni e le interpretazioni micrografiche che conseguono all’esame microscopico sono attendibili solo se precedute da un’accurata preparazione delle provette, da una corretta selezione del saggio, che dovrà rappresentare completamente il materiale da studiare, e da un’analisi eseguita da tecnici esperti che conoscono profondamente la materia; in caso contrario, lo studio non potrà dare alcuna informazione utile e talvolta potrà portare a risultati errati o ad errate interpretazioni. Una buona comprensione della relazione tra microstruttura e proprietà macroscopiche risulta quindi fondamentale per la progettazione e per la produzione.
A tale proposito il nostro laboratorio tecnologico è dotato della migliore strumentazione per la preparazione e l’interpretazione dei risultati che avviene ad opera di personale altamente qualificato ed in costante e aggiornamento. I certificati di taratura dei nostri macchinari e i certificati di qualifica del nostro personale sono disponibili nell'area“Download”


Dal 2015 siamo Fornitori di Bureau Veritas Italia per servizi di Analisi, Prove e Test secondo EN, ASME e ASTM

PROVE MICROGRAFICHE ACCREDITATE:

 
Esami Micrografici

Gli esami micrografici e microstrutturali rilevano la microstruttura dei metalli per poterne identificare le diverse fasi intermetalliche, la loro forma e la loro ripartizione. Sono utili in tutte le fasi di studio del materiale.
Il laboratorio esegue l'analisi micrografica secondo le norme ASTM E3; ASTM E407; UNI 3137 e UNI EN ISO 17639.

Determinazione frazione volumetrica

La determinazione della frazione di volume mediante il conteggio manuale sistematico dei punti è un metodo molto affidabile per la determinazione di una fase del materiale attraverso una procedura sistematica di conteggio manuale.
Gli operatori metallografici si avvalgono di questo metodo per contare le costituenti e le fasi distinguibili in una microstruttura. Nei processi produttivi questo metodo viene usato comunemente per misurare il contenuto di ferrite dell'acciaio inossidabile duplex (DSS) nelle saldature per assicurare che il materiale abbia conservato le proprie proprietà meccaniche e la resistenza alla corrosione dopo la saldatura.
Il laboratorio esegue la determinazione della frazione volumetrica secondo la norma ASTM E562.

Dimensione media del grano

I grani sono cristalli microscopici che si formano durante la fase di raffreddamento della lega. All'aumentare della dimensione del grano alcune caratteristiche meccaniche della lega diminuiscono, mentre altre aumentano. Per studiare la microstruttura delle leghe vengono utilizzati diversi metodi di prova tra cui quello della determinazione della grossezza media del grano che ha lo scopo di determinare i confini del grano degli acciai e stimarne la dimensione media.
Il laboratorio esegue la determinazione della grandezza apparente del grano secondo le norme ASTM E112 e UNI EN ISO 643.

Fasi deleteree

Quando un acciaio duplex viene sottoposto a temperature comprese approssimativamente tra 320 e 955°C si possono formare all’interno della struttura cristallina formazioni intermetalliche che possono avere conseguenze negative sulle sue proprietà in termini di tenacia e resistenza ai fenomeni di corrosione. L’individuazione di tali fasi dannose può avvenire mediante diversi metodi di prova.
Il laboratorio esegue la determinazione delle fasi intermetalliche dannose secondo la norma ASTM A923 Metodo A e Metodo B.

PROVE MICROGRAFICHE NON ACCREDITATE:

Inclusioni non metalliche

Tra i metodi di valutazione della qualità di una lega metallica uno dei più importanti è quello della determinazione delle inclusioni non metalliche, che permette di capire se la produzione è stata di buona qualità ovvero se si è ottenuto un materiale conforme e lavorabile oppure un materiale non conforme che potrebbe rompersi o presentare ulteriori danni dopo un trattamento termico o una lavorazione. Le inclusioni non metalliche sono discontinuità, siti di innesco delle fratture, sono formate da ossidi, solfuri o silicati e possono avere forma differente, ad esempio le inclusioni a forma aciculare con spigoli vivi sono molto pericolose perché innescano rotture o diminuiscono la vita a fatica. Avere queste informazioni prima di iniziare un processo produttivo è più che mai d'obbligo.
Il laboratorio esegue l'analisi delle inclusioni secondo le norme ASTM E45 - Metodo A e UNI 3244 - Metodo K.

Profondità di decarburazione

La decarburazione è un fenomeno d'instabilità microstrutturale degli acciai che può essere dovuto a diversi fattori. Ogni tipo di decarburazione evidenzia alcune caratteristiche che ne consentono l'identificazione. Il metallografo esperto può trarre molte informazioni dallo studio della morfologia della decarburazione.
Il laboratorio esegue la determinazione della profondità di decarburazione secondo la norma UNI EN ISO 3887.

Misurazione strati induriti

La misura della profondità d'indurimento è fondamentale per valutare la corretta esecuzione di un qualsiasi trattamento termico di cementazione (carbocementazione, carbonitrurazione, nitrurazione, nitrocarburazione ecc..). Profondità eccessive sono causa di fragilità e scarsa resistenza a fatica mentre profondità insufficienti si traducono in ridotta resistenza all'usura o precoci danneggiamenti. Sia il gradiente di durezza che la valutazione della microstruttura consentono una misura della profondità d'indurimento. Esistono quindi diversi metodi per la corretta valutazione: metodo macrografico, metodo della frattura, metodo micrografico.
Il laboratorio esegue la misura della profondità d'indurimento secondo le norme UNI EN ISO 11153-1 (carbocementazione e carbonitrurazione), UNI EN ISO 11153-2 (nitrurazione e nitrocarburazione), UNI EN ISO 11153-3 (tempra superficiale) .

Struttura a bande

Durante la solidificazione dell’acciaio la composizione chimica delle dendriti non è omogenea questo genera una situazione di anisotropia chimica che successivamente, durante una deformazione a caldo, i grani vengono stirati lungo la direzione di deformazione generando una struttura a bande che può essere più o meno accentuata. Una struttura a bande di grado elevato favorisce variazioni locali di temprabilità e peggiora la cementabilità, aumenta le deformazioni a rottura dopo tempra peggiorando la lavorabilità per asportazione di truciolo; mentre un grado basso avvicina di più all’isotropia. Per questo motivo una valutazione morfologica della distribuzione direzionale (bande) della ferrite e della perlite è particolarmente importante in prodotti di acciai legati speciali da cementazione.
Il laboratorio esegue la classificazione della struttura a bande secondo la norma UNI 8449.

Classificazione ghisa

L'analisi micrografica della grafite presente nelle leghe Fe-C permette di designare e caratterizzare le ghise, qualora siano analizzate al microscopio ottico, secondo tre voci: la forma, la distribuzione e le dimensioni della grafite stessa. Sostanzialmente le proprietà delle ghise sono fortemente dipendenti da queste caratteristiche e per questo motivo è molto in uso questa caratterizzazione.
Il laboratorio esegue la classificazione della grafite secondo la norma UNI EN ISO 945-1.

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